Il ritorno della primavera rappresenta sempre un’emozione incredibile. Lo è in modo particolare per chi si trova in Abruzzo lungo la Costa dei Trabocchi (o ha in programma di pianificare qui un soggiorno breve) perché questo è un luogo nel quale il tempo sembra improvvisamente fermarsi, restituendo un panorama affascinante e suggestivo che merita di essere vissuto prima ancora che visitato. Per immergersi in questa meraviglia fatta di natura e bellezza paesaggistica, ma anche storia, cultura e tradizioni (anche beneficiando dell’enogastronomia locale), consigliamo di programmare alcune passeggiate per apprezzarne meglio tutta l’unicità.
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I sentieri più suggestivi
Questo tratto di costa abruzzese, celebre per i suoi antichi trabocchi, può essere scoperto in modi diversi, dalle passeggiate panoramiche alle escursioni in bicicletta o a cavallo, offrendo esperienze uniche per ogni tipo di viaggiatore. Ma quelli da fare a piedi durante le passeggiate primaverili offrono qualche vantaggio in più.
Innanzitutto la possibilità di gustare più lentamente la bellezza circostante e imprimere negli occhi e nell’anima un ricordo più profondo. C’è poi il vantaggio di sostare lungo alcune delle spiagge più belle di tutta la costa adriatica e regalarsi il piacere di passeggiare sulla sabbia morbida ascoltando il suono del mare.
La Via Verde della Costa dei Trabocchi
Una delle prime passeggiate da valutare in primavera è indubbiamente quella lungo la cosiddetta Via Verde, il percorso ciclopedonale privilegiato per ammirare tutta la bellezza della Costa dei Trabocchi. Oltre ai percorsi in bicicletta è possibile concedersi una piacevole passeggiata lungo il sentiero della Via Verde. Questo percorso collega Ortona a Vasto, offrendo vedute spettacolari sul Mar Adriatico e sui caratteristici trabocchi. In modo particolare in primavera è possibile godere di un’esplosione di colori, da quelli della vegetazione circostante al blu intenso del mare passando per il giallo oro della sabbia che compone questo tratto di litorale.
Sentiero naturalistico di Punta Aderci
Rimanendo sempre nel territorio di Vasto, merita una menzione particolare il sentiero naturalistico da percorrere all’interno della Riserva Naturale di Punta Aderci. Si tratta di un’area protetta che custodisce alcuni degli scorci più suggestivi della costa abruzzese. Lungo la passeggiata è possibile ammirare vigneti e oliveti, campi di girasole e campi di grano che durante la stagione primaverile regalano un’esplosione di colori indescrivibile.
Il punto probabilmente più suggestivo è quello della spiaggia di Punta Penna nella quale domina il promontorio di Punta Aderci. Arrivare qui significa avere una visuale panoramica a picco sul mare di tutto il paesaggio circostante con la possibilità di raggiungere con lo sguardo anche le vette della Majella e del Gran Sasso.
Il Sentiero di San Tommaso
Spostandoci più a nord verso Ortona troviamo un percorso, il Sentiero di San Tommaso, che è un misto tra natura e pellegrinaggio. Di per sé, infatti, si tratta proprio di un percorso di 316 km che collega Ortona con Roma, ma che nel primo tratto, quello prettamente abruzzese, può essere un’originale e meravigliosa passeggiata primaverile.
Lungo il percorso si possono ammirare il Parco regionale del Sirente Velino e il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga così come il Parco nazionale delle Majella e, appunto, la Costa dei trabocchi. È un sentiero, percorribile anche per i camminatori meno esperti, che attraversa il paesaggio agricolo abruzzese e che restituisce una fotografia privilegiata di cos’è l’Abruzzo e tutta la sua ricchezza naturalistica e paesaggistica.
Questi chilometri di passeggiate primaverili, durante le quali scoprire splendidi borghi marinari con le loro tradizioni ed esperienze culturali, sono uno dei tanti motivi per cui organizzare un soggiorno o una vacanza in Abruzzo. In modo particolare in primavera, con le temperature più miti e l’assenza delle folle di turisti tipiche della stagione estiva, è possibile vivere meglio tutto questo splendore e tornare a casa trasformati.
